I nostri auguri con le parole del profeta Isaia:
«Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi». (Isaia 40,31) Questa forza che fa volare, correre e camminare con gioia è la grazia che oggi è apparsa nel mondo e scorre inarrestabile nelle nostre vene e nutre il nostro cuore. Oggi Dio ha visitato il suo popolo. Contempliamo in Gesù bambino questa visita, parola irrevocabile: non siamo più soli. Non siamo più né stranieri né ospiti davanti a Dio.
«Inutilmente Cristo nasce in Betlemme se non nasce in te!».
Siamo noi che dobbiamo diventare coscienti che nella nostra grotta c’è il bambino divino che vuole crescere, illuminarci, trasformarci, e deve nascere in noi. E in noi nasce quando riusciamo a tacere nel silenzio della nostra notte.
«Lasciamo che il nostro cuore si commuova: non abbiamo paura di questo… Lasciamolo riscaldare dalla tenerezza di Dio; abbiamo bisogno delle sue carezze. Le carezze di Dio non fanno ferite: le carezze di Dio ci danno pace e forza» (Francesco).
Buon Natale.